All’età di 17 anni e 4 mesi, il precoce figlio d’arte svedese con 5,82 ha migliorato il primato mondiale under 20 e anche quello di famiglia.
Lo svedese di Louisiana ha un nome che ricorda le magnolie del vecchio Sud: Armand Duplantis. e proprio in un giardino di Fayetteville è cominciata un’avventura che lo ha portato in alto, molto in alto: nessuno a 17 anni e 4 mesi aveva mai superato 5,82 primato di famiglia ( papà Greg ha chiuso la carriera con 5,80) primato svedese ( Armand e Mondo come lo chiamano tutti, ha abbracciato il paese di mamma, Helena Hedlund ex eptatleta e pallavolista) ed ennesimo primato di categoria, l’ultimo di una lista che non finisce mai e che prende il via su un’improvvisata pedana dietro casa in piena puerizia. La vita e i progressi di Duplantis, nato il 10 novembre 1999, sono tutti documentati, quasi un Truman Show: le gare con i fratelli Andreas e Antoine, le urla di giubilo, il primo record che ovviamente non si scorda mai. A 7 anni scavalca 7 piedi e 8 pollici, 2.33. World Record, segnala una sovraimpressione. E’ un diario di immagini che può essere rintracciato su You Tube, e ha cadenze che riportano fatalmente a un altro piccolo grande maestro della precocità: Wolfgang Amadeus Mozart. Se a 7 anni il salisburghese era in grado di comporre le prime sinfonie, semplici nella struttura ma perfette nella composizione e nell’armonia, alla staessa età lo svedesino, minuscolo come uno dei bambini che hanno deciso di far parte della banda di Peter Pan, offre con la sua asticciola rincorse decise e un’azione area baciata da un grande nitore.E’ tutto dentro quel filmato dal montaggio semplice: anno dopo anno, stadiolo dopo stadiolo, Armand cresce ( non tanto oggi è alto 1,68 per 61 Kg) e si arrampica sempre più in alto in una colonna sonora di urla commosse, in un tremolio improvviso della telecamera, normale quando a filmare sono gli appassionati mamma e papà. Le immagini vanno viste e riviste perché possono rivelare particolari interessanti: quando per la prima volta Armand scavalca 13 piedi, l’occhio del regista inquadra in primo piano un giovanotto che a sua volta riprende la scena: è Renaudn Lavillinie, andato in un lontano palazzetto del Sud a dare un’occhiata a chi, per risultati si propone come suo erede. Mondo vince sempre. L’ exploit che espone per la prima volta il suo nome a una certa notorietà è il 3,86 toccato a 10 anni. Dal 2015 ad oggi brucia le tappe: campione del mondo giovanile a Cali, saltando 5,30 a 15 anni e mezzo; terzo con 5,45 ai Mondiali Under 20 di Bydgoszcz gareggiando contro avversari due anni più anziani, dopo essersi portato a 5,49 in inverno, un record per sedicenni che gli è stato sottratto con 5,53 dal greco Emmanouil Karalis. Il resto è cronaca fresca: 5,72 su una pedana che conosce bene, a Baton TRouge capitale dello stato dove vive; 5,75 a New York e qulache giorno fa, ai New Balance nationals indoor ospitati alla neogotica Armony di Nyc, il volo oltre 5,82. Ai 17 anni Mozart era ormai in grado di comporre opere. Armand anche.