La corsa come strumento per prevenire e combattere la radicalizzazione, a tutti i livelli, creando una comunità europea di runner: è l’obiettivo di GEOpard, la piattaforma per socializzare e condividere la passione per la corsa, sia virtualmente che fisicamente. Presentata oggi in uno speciale di Atletica TV che ha visto la partecipazione del presidente FIDAL Stefano Mei e del project leader di GEOpard, Luca Verrascina, GEOPard permette agli utenti di condividere foto e video, organizzare allenamenti di gruppo – anche con utenti che si trovano in un’altra nazione – registrare le proprie corse, ricevere suggerimenti, condividere gli allenamenti ma anche partecipare e creare eventi quali gare, allenamenti o obiettivi. Attualmente presente in 45 città e 5 Paesi dell’Unione Europea (Italia, Belgio, Germania, Estonia, Portogallo), Geopard si interfaccia con la maggior parte delle applicazioni e dispositivi per il running, permettendo a ognuno di caricare le proprie tracce ed avere uno storico degli allenamenti.
Nel talk sono intervenute anche Anna Benedetta Grisi di Save The Children e Maria La Porta di Cittadinanzattiva, due organizzazioni che supportano il progetto in qualità di social partner, e Chiara Spinato, project leader del progetto Geolab, lo spin-off di Geopard dedicato alla formazione degli allenatori; Michele Spagnuolo, ideatore di Overtime (il festival per chi allena il corpo e la mente), ha partecipato con un videomessaggio.
Fra i contributi video – oltre a quelli dei giovani testimonial del progetto, gli azzurrini Lorenzo Benati (400 metri) e Rebecca Mihalescul (alto) – anche quelli di Chiara Montesano (Young Leaders, Consiglio Giovanile FIDAL), di Leonel Ferreira (Camara Municipal Paredes, Portogallo) e del belga Phillippe De Witte (Active Local Europe, Belgio).
Presentato e finanziato dall’Unione Europea nel 2019 con 330mila euro e gestito dall’Area Formazione e Territorio FIDAL, in collaborazione con Runcard, GEOpard mira a prevenire il radicalismo promuovendo lo sport come vettore di integrazione sociale. La corsa, una delle specialità cardine dell’atletica leggera, è infatti spesso ritenuta un’attività individuale, mentre per gli utenti Geopard si presterà a diventare uno strumento e un veicolo di nuove amicizie e legami, contrastando la solitudine (anche digitale), l’esclusione o la marginalizzazione di soggetti ritenuti “a rischio”. Presente sui principali social, GEOpard si racconta con tre rubriche fisse: Pardy Talks dedicata alle interviste sul mondo dello sport, dei giovani e dell’Europa; Pardy Roads dedicata ai consigli sul running amatoriale e sulle migliori app per la corsa; Pardy Memories dedicata a racconti su sport, giovani, integrazione, inclusione, curiosità.
ATLETICA TV, SPECIALE DEL 26 FEBBRAIO 2021: IL PROGETTO GEOPARD
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