Gianmarco Tamberi ha scelto il suo nuovo allenatore. Il campione olimpico dell’alto sarà seguito da Giulio Ciotti, ex saltatore e attuale collaboratore del settore tecnico nazionale. Ad annunciarlo è lo stesso Tamberi, che racconta: “Ci siamo trovati subito in sintonia sulla parte tecnica negli allenamenti svolti insieme negli ultimi mesi, per le affinità che ha con il mio modo di saltare, improntato alla velocità. Era importante trovare qualcuno che potesse condividere questo percorso. Da tecnico si è sempre informato negli anni scorsi, interfacciandosi con mio papà Marco, che mi allenava, e con me. L’obiettivo è di perfezionare il mio salto, senza rivoluzionarlo, per renderlo il migliore possibile. Mi serve qualcuno che mi aiuti ad analizzarlo durante l’allenamento e in gara”. Azzurro della specialità con un personale di 2,31 in carriera, classe 1976, il riminese Ciotti sarà quindi il punto di riferimento tecnico per il primatista italiano, che nella scorsa stagione ha conquistato il suo secondo oro europeo all’aperto e la seconda vittoria consecutiva in Diamond League.
“Il resto del mio team è confermato – spiega Gimbo Tamberi – con Michele Palloni nel ruolo di preparatore atletico. Ho avuto più incontri anche con Stefano Giardi, con cui mi sono trovato benissimo, ma allena già un’atleta top come Elena Vallortigara. Con mio papà Marco ci sono sempre state difficoltà nel rapporto, che negli ultimi anni si sono amplificate. Fino alle Olimpiadi di Tokyo abbiamo cercato entrambi di abbassare la testa in alcune situazioni, poi avevamo pensato di metterci un punto. Ero stato io a voler andare avanti un altro anno, ma anche con l’oro olimpico al collo ci siamo resi conto che il nostro rapporto non riusciva a essere normale. La figura di mio padre come allenatore doveva essere sostituita da qualcuno, Ciotti verrà ad Ancona quando salterò e ogni volta che sarà necessario”.
Come noto Tamberi ha deciso di non gareggiare in questa stagione invernale e non sarà presente agli Europei indoor di Istanbul, al via giovedì: “Quando vedo la maglia azzurra, sento sempre il fuoco dentro di me, però in un anno di cambiamenti era questa la scelta migliore. Mi dispiace non essere lì come capitano, ma c’è una bella squadra italiana, giustamente numerosa per dare a tanti la possibilità di esprimersi: Elena Vallortigara può giocarsi le sue carte, Stefano Sottile ha potenzialità enormi e sarà un grande stimolo per me”.
Poi il marchigiano delle Fiamme Oro rivela: “Dopo l’ultima gara dell’anno scorso ho avuto un periodo abbastanza complicato, perché nella finale di Diamond League a Zurigo sono scivolato provando 2,36 e ho avuto un problema al ginocchio. Fino a dicembre c’era anche l’ipotesi di un’operazione, ma siamo riusciti a risolverlo con il team sanitario. Adesso sto decisamente meglio, ho portato avanti una buona preparazione dal punto di vista fisico, non ho ancora scaricato ma i parametri sono molto positivi. La stagione inizierà presumibilmente a fine maggio per culminare nei Mondiali di agosto a Budapest dove andrò in caccia dell’unico titolo che mi manca. Ma se dovessi scegliere tra Mondiali e Olimpiadi, non avrei neppure un attimo di esitazione, e allora punto ai Giochi di Parigi. E nel 2024 ci saranno anche gli Europei a Roma. Non ho mai gareggiato con la maglia dell’Italia in casa, penso che sarà qualcosa da urlo. Voglio godermi questi due anni pieni di possibilità, concentrarmi al massimo su queste tre tappe fondamentali”.
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