Sapporo, isola di Hokkaido. Lontana da Tokyo quel tanto che basta per affievolire il clima olimpico (“Lo respiriamo soprattutto dalla tv e ce lo trasmettono i nostri compagni via social, la magia degli ori azzurri è arrivata fin qui”, raccontano Antonella Palmisano ed Eleonora Giorgi), vicina abbastanza da assegnare cinque medaglie d’oro in quattro giorni: le 20 km di marcia, la 50 km al maschile e le due maratone. Per l’Italia, tra i momenti più attesi dell’intera Olimpiade c’è proprio la 20 km femminile, al via nel pomeriggio giapponese di venerdì 6 agosto (alle 16.30), quando in Italia saranno le 9.30 di mattina. La spedizione azzurra, galvanizzata dal doppio oro di Jacobs e Tamberi, cala altri due assi come i bronzi mondiali Palmisano (sul podio iridato a Londra 2017) e Giorgi (a medaglia nella fornace di Doha 2019, però nella “cinquanta”). A Sapporo, scelta per un clima che sulla carta è meno aggressivo di quello della capitale Tokyo, si annunciano comunque temperature elevate e umidità consistente.
“Peggio è per chi gareggia di mattina – spiega Palmisano – per noi della 20 km la temperatura dovrebbe essere gestibile, nelle ore pomeridiane. Come sto? Il problema all’anca che mi ha fatto perdere quaranta giorni prima degli Europei a squadre di Podebrady (vinti con 1h27:42) è sotto controllo. Mi sta dando meno problemi, seppur ci sia ancora un’infiammazione all’inguine. In gara spero di non sentirlo”. A cinque anni dal quarto posto di Rio de Janeiro, la pugliese ci riprova, sul tracciato di Odori Park. E lo stesso è per Eleonora Giorgi, alla sua terza partecipazione olimpica: “Dispiaciuta che non ci sia la 50 km ma sono contenta di essere tornata alla 20 km, perché è un avvicinamento alla ‘trentacinque’ che il prossimo anno sarà nel programma dei Mondiali. Quest’anno ne ho fatta soltanto una, ai Tricolori di Grottaglie (1h28:39) e ho cercato di concentrarmi sull’aspetto tecnico, da curare con particolare attenzione”. Dopo la tripletta dei Mondiali di Doha, e sulla base dei riscontri di questa stagione, si profila un nuovo Cina vs resto del mondo. “Le favorite sono loro tre – continua Giorgi, sulla stessa linea di pensiero di Palmisano – la neo primatista del mondo Yang (1h23:49), la campionessa olimpica e mondiale in carica Liu (1h24:27), l’argento di Doha Qieyang (1h24:45). Andando così forte, almeno sulla carta basterebbe gestire tutto il vantaggio che hanno sul gruppo delle atlete da 1h27-1h28. Noi siamo in quella fascia. Ma la gara va fatta e può accadere di tutto. Me l’aspetto tattica nei primi 10-12 km”. Nella “venti” al femminile il terzetto azzurro è completato da Valentina Trapletti, quest’anno a un secondo dal personale con 1h29:58 a Grottaglie.
Ultima gara del programma su strada (e dell’intera Olimpiade per l’atletica) è invece la maratona maschile, nella mattinata di domenica, alle 7 giapponesi (mezzanotte in Italia). Il mondo guarda il keniano primatista del mondo Eliud Kipchoge, l’Italia spera in Eyob Faniel, recordman con il crono di 2h07:19 realizzato lo scorso anno a Siviglia.
“Il percorso sembra molto veloce, è quasi tutto su rettilineo, ha poche curve e in prevalenza verso sinistra – spiega – è meglio per me che ho avuto un problema alla caviglia destra e quindi la solleciterò meno. Una complicazione che comunque siamo riusciti a gestire. Chi vince? Il caldo e l’umidità possono rimescolare tutto, mi aspetto ritmi più tranquilli di altre volte. Kipchoge ha fatto la storia della maratona ed è sicuramente un personaggio, ma ultimamente abbiamo visto che è ‘umano’. Io sono pronto, tra i migliori mi ci metto anch’io e potranno esserci belle sorprese”. Per Faniel sarà la prima maratona dell’anno, in una stagione che l’ha visto migliorare dopo diciannove anni il primato italiano della mezza, all’aeroporto di Siena Ampugnano, con 1h00:07. In maratona anche Yassine Rachik e Yassine El Fathaoui, al femminile Giovanna Epis (sabato alle 7 del Giappone, la mezzanotte italiana). Marcia maschile 20 km (giovedì alle 16.30 nipponiche, 9.30 italiane) con Francesco Fortunato, Massimo Stano e Federico Tontodonati, la “cinquanta” di Andrea Agrusti, Marco De Luca e Teodorico Caporaso c’è prestissimo, venerdì alle 5.30 del Giappone: in Italia saranno le 22.30 di giovedì sera.
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