Determinate, allenate, pronte a battere ogni primato. La carica rosa delle podiste sta per invadere la capitale e lascerà un solco di agonismo e risultati storici sui sampietrini della capitale. Saranno oltre 3.300 le donne che parteciperanno, il prossimo 2 aprile, alla Maratona di Roma. Un numero in netta crescita rispetto allo scorso anno, tanto che, in totale, la presenza femminile è pari al ventidue per cento degli iscritti. ” Il mondo del running negli ultimi dieci anni è diventato donna ” conferma Enrico Castrucci. presidente della Maratona di Roma. ” Si tratta di un piccolo boom – prosegue – che s’ inserisce nella scia di quello americano e conferma che lo sport di un certo livello ormai è anche in rosa” Dichiarazioni che trovano conferma nei dati della corsa. Rispetto alle passate edizioni, infatti, ogni anno c’è stato un incremento del due per cento d’iscrizioni femminili, sino ad arrivare, negli ultimi 5 anni ad un aumento del diciotto per cento. A guidare la carica delle podiste sul tracciato capitolino ci sarà anche la cantante e atleta non vedente Annalisa Minetti. Per lei un esordio sul percorso dei 42,195 chilometri con un obiettivo chiaro: Minetti vuole testare la sua resistenza con l’obiettivo di partecipare alle prossime Paralimpiadi di Tokyo. Ma al via ci saranno anche l’azzurra Rosalba Console, l’etiope Edesa Workenesh e la vincitrice dell’anno scorso, l’etiope Rahma Tusa. Tutte e tre tenteranno di battere il record della Maratona di Roma, che fu stabilito dalla russa Galina Bogomolova quando, al suo arrivo nel 2008, fece registrare un tempo di 2 ore 22 minuti e 53 secondi. Per chi invece gareggerà senza l’obiettivo di salire sul podio, ci saranno dodici donne peacemaker, ovvero ” le podiste-cronometro ” che correranno ad un ritmo prestabilito per portare migliaia di runners fino al traguardo in un tempo prestabilito.
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